nella discussione con il consulente aziendale del quale ho raccontato in un mio precedente articolo, ho terminato scrivendo: “contento te”. Non l’avessi mai fatto! Ecco come è andato avanti lo scambio di mail (lo so, penserete che non abbia niente di meglio da fare, ma ogni tanto vale la pena di perdere tempo a disquisire del nulla!).
In CORSIVO i suoi interventi, ed in NERETTO i miei
Si dice “contento tu”, ignorante. Buona serata anche a te (in questo caso invece si usa l’accusativo “te”). Sai a quanti sedicenti imprenditori ho dovuto prima insegnare a leggere e a scrivere, prima di passare alla gestione d’impresa? No che non lo sai, ma tu saresti uno di quelli! (non continuare, una cosa giusta l’hai detta: non sei al mio livello, non puoi vincere nemmeno se bari). 😀
ma io non ho mai iniziato nessuna gara …!
🙂
Ho detto, e lo ribadisco, che non ho bisogno di consulenti aziendali.
Buona giornata
Beh, per forza… Con tutte le lezioni universitarie che fai, a che ti serve di un consulente aziendale? Chissà perché sei nella merda, allora?
ma chi ha mai detto di avere dei problemi?
🙂
Io NON lavoro con i soldi delle banche … (quindi se le banche tagliano i fidi … non mi tange), NON lavoro a credito (quindi non ho problemi con gli incassi), soffro solo per la troppa burocrazia e per le troppe tasse.
E di questo mi lamento!
🙂
Si, infatti. Conosco il tuo settore. C’è un tizio con una motoApe che lavora più o meno come te: tende la mano prima di ogni trasloco. Ahahahah… DA MORIRE!!! Quindi tu NON lavori con le banche… Interessante! Un altro imprenditore del ciufolo che gioca a fare il bottegaio. E così ti chiamano all’Università, eh? Bene… E a cosa gli dici che serve un imprenditore? A mettere insieme i fattori della produzione che si trovano sul Mercato? E quali sono questi fattori? Risorse finanziarie, risorse umane e infrastrutture? mmmm… Sempre più interessante! E poi remuneri questi fattori? E come fai a remunerarli se i soldi ce li metti tu? Ahahahah… Che bestia che sei! Ma dove ti fanno fare lezione? Al Cottolengo?
vedo che hai sempre più tempo da perdere
Contento te
(Eh, sì … a Milano diciamo “contento te”)
A Milano siete ignoranti. Anche a Roma usano il condizionale al posto del congiuntivo… E sono ignoranti pure loro. L’ignoranza si vede dal fatto che non sapete di sbagliare. I “regionalismi” ai quali tu ti riferisci sono un’altra cosa e i dialetti un’altra ancora. Ma già… Quando a Palermo fioriva la Scuola Poetica Siciliana, in Lombardia cacciavate ancora i Mammuth con le pietre! E ora vai a fare le consegne, va’…
comunque si dice “contento te” (come “beato te”, “fortunato te” …etc)
🙂
Caro Paolo, sarò scortese, antipatico, borioso, insofferente e presuntuoso… ma non sono ignorante. Naturalmente, quando me ne viene data l’occasione, godo ad umiliare chi mi provoca.. Ma adesso mi sono stancato.
Ricordi? Ti avevo detto che con me non puoi vincere… Perché non mi credi?
“Beato te” e “fortunato te” sono “vocativi” e pertanto si deve usare la forma complementare, dove il SOGGETTO diventa chi parla (il quale esprime auspicio di beatitudine e di fortuna) e l’OGGETTO diventa la persona cui è rivolto l’augurio in questione, quindi “te” e non “tu”.
Mentre per “contento te”, la forma contratta si riferisce in realtà alla frase: “se tu sei contento”, e cioè chi parla si estranea dall’avere un ruolo nella frase stessa ed esprime un semplice parere. In questo caso, quindi, si dice “contento tu” (“tu” è soggetto) e non “contento te” (dove “te” è complemento oggetto, o accusativo come dicevano i latini).
contento te …!
🙂
Sinonimi di FELICE: allegro, aureo, beato, benedetto, brillante, contento, esultante, fausto, appagato, tripudiante, fortunato, grato, agognato, auspicato, gioioso, invidiabile, lieto, piacevole, positivo, propizio, prospero, provvidenziale, radioso, roseo, soddisfatto, sorridente, opportuno, pronto, vivo, gaio, su di giri, pago, giubilante, raggiante, buono, utile, fertile, fecondo, su di tono, giulivo, azzeccato
Felice te, soddisfatto te, beato te, benedetto te, fortunato te, CONTENTO TE … sono dunque “SINONIMI”
su GOOGLE “contento te” da 118.000 risultati mentre “contento tu” ne da 178.000
Questo significa che nell’uso comune sono usati entrambi
UN’ULTIMA COSA… NON SPERARE DI FARTI UNA CULTURA SU INTERNET! SEI RIDICOLO NEL TUO TENTATIVO DI DISTRICARTI CON L’ITALIANO… SECONDO ME FAI UNA FIGURA MIGLIORE AD ESPRIMERTI IN DIALETTO, DA QUEL PECORONE BUZZURRO CHE SEI…
HAI MAI SENTITO PARLARE DEI LIBRI DI “GRAMMATICA”???
AHAHAHAH….. CAPRA, CAPRA, CAPRA!!!!
http://www.sapere.it/sapere/dizionari/dizionari/Italiano/T/TE/te1.html
ovviamente, nemmeno Garzanti linguistica conosce la grammatica!
Nota d’uso: Il pronome personale di seconda persona te non viene usato in funzione di soggetto (al posto di tu) se non in espressioni particolari (io e te, contento te, contenti tutti); al di fuori di queste, l’uso di te come soggetto appartiene a usi colloquiali (ehi, te, vieni qui!) e non è adatto a un italiano controllato.
Continua pure a cercare di imparare qualcosa, ma ti sconsiglio ti tentare di farti la cultura che non hai su internet. Se a scuola non hai studiato, adesso sono cazzi tuoi…
Mi hai stancato, sei troppo capra.
è bello sapere che c’è qualcuno (come te) che vive di certezze, ma è incapace di dimostrare di avere ragione. Io ti ho portato la GARZANTI. Tu chi mi porti?
🙂
Sostieni di avere ragione? Dimostralo!
O sei solo capace di ingiuriare … e basta.
Ci sono troppi detentori della verità in giro. Però poi, di fronte all’evidenza, mettono sempre in pratica il sistema Schopenhauer.
Ma con me non attacca. Purtroppo.
Anche i libri di scuola … sbagliano?
http://it.scribd.com/doc/21725755/ConoscereL-Italiano-SalmoiraghiLinguistica

🙂
due a zero …!
Ma che due a zero! Sei una capra tibetana! E insisti pure…
Enciclopedia Garzanti + Federici + Grammatica Italiana Salmoiraghi dicono che ho ragione io. Tu che “argomenti” porti a tuo vantaggio? Solo la tua supponenza? E insisti pure … contento te!
“te” e’ accusativo. “Tu” e’ nominativo. Poi ci sono il genitivo, il dativo, il vocativo e l’ablativo. Ma questo vale per chi ha fatto il liceo, non le scuole da falegname che hai fatto tu, dove il latino era il lato piccolo dell’armadio! Sei e resti un capra, rassegnati. [:-)]
perchè lo dici a me? Scrivi a Garzanti ad alla prof. Salmoiraghi, no!?
An, magari non lo sai ma, nella lingua italiana, ci sono anche le eccezioni!
Certo che lo so. Ci sono le eccezioni anche tra gli umani… E tu ne sei la prova. Te l’ho già detto: non accrescerai la tua cultura scartabellando le pubblicazioni su internet, come non diventerai mai uno scienziato anche se guardi 1.000.000 di documentari! La grammatica italiana non e’ opinabile: la si conosce oppure no. E tu… NO. Fattene una ragione.
A proposito… “perché” si scrive con l’accento acuto, non con quello grave ( o “ottuso”, come qualcuno di mia conoscenza). L’accento grave si usa in altri lemmi, cioè parole, cioè parole come “cioè”.
Mi sa che non ci hai capito niente, “perché” non puoi capire niente… “cioè”, sei una capra! [:-)]
lo so come si scrive “perché” solo che con l’I-pad ho dei problemi di digitazione. Pensa che me l’aveva anche segnalato, l’errore! Ma sai qual è il mio motto? La migliore soddisfazione è sbagliare apposta per dare agli altri, correggendoti, la sensazione di esserti superiore.
Che la grammatica non sia opinabile sono d’accordo, infatti “contento te” è e rimane un modo giusto di dire!
Checché ne pensi un certo Francesco Caputo.
Va bene, in fondo siamo in democrazia.
chissà se la storia andrà ancora avanti!
Paolo Federici
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