una domenica … diversa!
Un viaggio nel tempo, verso il medioevo.
Per raccontare la storia di Zeffirino da Segrate.
La ballata di Zeffirino da Segrate
(parlato) Orsù, signore, signori e villani, ascoltate la storia che vi voglio raccontare oggi: parlerò di un uomo famoso dei tempi antichi, che fino ad ora lungamente è stato dimenticato. Il suo nome è Zeffirino da Segrate, vissuto in tempi perigliosi, intorno alla metà del dodicesimo secolo, ben nove secoli fa! Erano tempi difficili quelli, e Zeffirino, nato in una cascina di Segrate, era andato fin da giovane a lavorare per il prete che reggeva la Pieve di Segrate. Così imparò a leggere, scrivere e cucinare le buone cose che piacevano al pievano. Soprattutto se ne andava nelle cave, pescava e nuotava…
(cantato)
Era nato contadino, non lontano da Milano
Aiutava un vecchio prete, nella Pieve di Segrate.
Il pievano gli insegnava, tutto quanto lui imparava
Ma più spesso nelle cave a pescare se ne andava.
Quando gli occhi volse al mondo, era un cuore vagabondo,
se ne andò per le contrade a cercare l’avventura.
Zeffirino da Segrate, svelto di cervello,
legge scrive sa nuotare è bravo a cucinare.
(parlato) Come dicevo, erano tempi difficili, l’imperatore germanico Federico chiamato “Barbarossa” scendeva spesso in Italia con i suoi soldati. Non era facile essere liberi a quei tempi! Anche Zeffirino ebbe i suoi guai, ma siccome era sveglio, cercava di cavarsela come meglio poteva….
Arrivò l’imperatore, barba rossa e sguardo fiero,
Federico si chiamava, dall’Almagna lui scendeva.
Zeffirino in mezzo a un prato, dai soldati catturato
Disse: sono un grande cuoco, vi consiglio di provare.
Federico con gran gusto, assaggiò il capretto arrosto,
ma invidiosi i cortigiani accusaron Zeffirino.
Per provare la sua fede, Zeffirino allora chiede
Di sfidar l’imperatore a nuotare in mezzo al fiume.
Zeffirino da Segrate, non ti manca nulla
Né la faccia né il coraggio di nuotar nell’Adda.
(parlato) A Zeffirino non mancava la faccia tosta, perché a nessuno sarebbe venuto in mente di sfidare niente meno che il potente imperatore di Germania! Federico infatti non poteva accettare di persona, però acconsente a mandare il suo fedelissimo conte Gaddo da Cremona a misurarsi con Zeffirino nell’attraversare il fiume Adda. Ahimé Gaddo, poco prudente! Per nuotare non si toglie l’armatura e affoga nell’Adda! L’imperatore si arrabbia molto ma per dare ancora una possibilità a Zeffirino gli fa estrarre una pallina da un sacchetto: se estrarrà quella bianca sarà salvo, se quella nera sarà decapitato. I cortigiani però mettono nel sacchetto due palline entrambe nere… e che fa Zeffirino che è furbo e se ne accorge? Ne estrae una e la getta subito nell’Adda!….
Zeffirino e il conte Gaddo fan la gara in mezzo all’Adda
L’armatura era tanto pesante che porta a fondo il conte Gaddo.
Federico darà a Zeffirino, un sacchetto con due palline:
se non sceglie quella bianca, la sua sorte è già segnata.
Tutte e due le palline son nere, lui s’accorge e ne pesca una sola.
e la butta in mezzo al fiume: ha gabbato Federico.
Zeffirino da Segrate, sveglio come un grillo,
vai lontano, più lontano, cerca la fortuna.
(parlato) Zeffirino è libero, ma mica tanto: lui se ne va, è vero, cercando di allontanarsi dall’imperatore e dai suoi soldati, ma ha fatto i conti senza l’oste, cioè i lodigiani che tengono per l’imperatore: a Lodi lo catturano, lui resta in prigione qualche tempo, poi i suoi carcerieri gli fanno assaggiare la raspadüra e lui ritrova la sua vena di cuoco. Ma non gli va bene, perché i lodigiani, per ingraziarsi l’imperatore tornato in Italia, gli consegnano Zeffirino…
E’ tornato Federico, ha distrutto anche Milano,
Zeffirino in mezzo al prato viene a Lodi catturato.
Un bel giorno i lodigiani vanno dall’imperatore,
per avere i suoi favori gli consegnano Zeffirino.
“Questo tipo, o mio signore, è un cuoco sopraffino,
renderà le tue serate più piacevoli e più liete”
Zeffirino faccia tosta tiene testa a Federico:
“Se tu accetti, mio signore, io ti insegnerò a nuotare!”
Zeffirino da Segrate, gran faccia di bronzo,
legge scrive, sa nuotare, è bravo a cucinare.
(parlato) Zeffirino stavolta non ha sfidato l’imperatore ma si è offerto di insegnargli a nuotare. Federico ha sdegnosamente rifiutato e se lo tiene come cuoco. Per la serie: meglio utilizzare tutte le risorse umane, non solo una parte, e infatti, sarebbe stato meglio accettare l’offerta di Zeffirino, come si vede in seguito….
Nel castello dell’imperatore, Zeffirino rimane in cucina,
ma nei pressi di Legnano scappa a nuoto nel Ticino.
Si sa già come andò a finire, se ne va l’imperatore,
abbandona le contrade e si dirige in Terra Santa.
Federico alla terza Crociata attraversa le acque del fiume,
ma era forte la corrente e lo trascina via con sé.
Federico perché
; hai rifiutato la proposta di quel Zeffirino?
Lui sapeva ben cucinare, ma ti avrebbe insegnato a nuotare.
Zeffirino da Segrate, ora sei famoso,
affrontasti Federico, questa è la tua fama.
Zeffirino da Segrate, re della cucina,
carpe arrosto, zuppe che conquistano le dame.